Guido Masetti
Guido Masetti, Calciatore Italiano e campione del mondo nel 1934 e 1938, come terzo portiere. Detto Ciancicone , considerato eroe del Testaccio a giocato nelle squadre di Verona e Roma. E nel luglio 2015 viene inserito nella hall of fame del’ AS Roma, entrando nella legenda della Roma.
Guido Masetti nasce a Verona, il 22 novembre 1907, e muore a Roma, 27 novembre 1993. Nel 1926 viene ingaggiato per giocare nella squadra del Verona, con un contratto di 4 anni , fino al 1929, dove indosserà la maglia del Verona per 48 incontri. Inizialmente come centrocampista e poi come portiere. Nel 1930 lo nota la Roma ,dove lo mette subito sotto contratto. Il suo esordio in serie A con la maglia giallo rosso, avviene il 28 settembre 1930 in Modena-Roma finita 1-1.
La vittoria con la Roma Guido Masetti
Guido Masetti considerato una persona esuberante ed allegra, era anche famoso per i suoi scherzi. E stato considerato dagli addetti ai lavori un elemento indispensabile nello scacchiere della Roma. Dove giocherà 339 partite in 13 anni, e molte delle quali come capitano indiscusso. Diventando uno dei calciatori più fedeli della squadra capitolina, con la quale si laureò Campione d’Italia nella stagione 1941-1942, quando ormai era giunto alla fine della sua carriera calcistica che terminò il 18 febbraio 1943. Iniziando una lunga e modesta carriera da allenatore, guidando squadre di secondo piano, tranne in tre breve apparizioni alla guida della Roma.
Guido Masetti Campione del mondo
Guido Masetti Allenatore
Purtroppo come allenatore Guido Masetti non ebbe molte fortune. Iniziando con la Roma per metà stagione nel 1943, e poi allenò i giallo rossi durante il periodo della guerra per due stagioni, vincendo il Campionato Romano. Quando finita la guerra Ricominciato il campionato italiano, Guido Masetti guida Gubbio, vincendo il campionato di Serie C 1946-1947, e risultando determinante nella prima storica promozione in Serie B della squadra umbra. Ritornò alla Roma nella stagione 1950-1951, cercando di salvare dalla retrocessione ma senza riuscirci, malgrado 3 vittorie su 5 partite che rimanevano. Allenò nella stagione seguente il Palermo sostituendo l’esonerato Remo Galli. Passò alla Reggiana nel 1952-1953. Per poi andare nel 1955 ad allenare il Colleferro. Allenò per l’ultima volta la Roma per un breve periodo durante una tribolatissima annata nel 1956-1957. Per alcune stagioni allenò la Romulea. Una curiosità non a mai allenato il verona.
Curiosità
Una delle curiosità di Guido Masetti , e che fu considerato una specie di porta fortuna, tanto che la dirigenza della Roma lo volle presente, 8 maggio 1983 nella partita contro il Genoa ,gara decisiva per la vittoria dello scudetto. Che Grazie al pareggio per 1 a 1 la Roma conquistò il suo secondo tricolore.
In Nazionale il ct Vittorio Pozzo lo considerava un uomo spogliatoio, infatti durante la vigilia della finale mondiale Italia-Ungheria, del 19 giugno 1938: «La sera prima della gara – racconta Pozzo che aveva sguinzagliato Guido Masetti . Per distrarre i giocatori, gli disse di non lasciarli pensare troppo alla finale , farli dormire sonni tranquilli. E Guido Masetti superò se stesso, sfoderando tutto il suo repertorio di barzellette, di imitazioni, e scherzi. Addormentandosi i giocatori che ridevano ancora. E sappiamo tutto come andò. Quella finale gli azzurri vincono 4-2, bissando il titolo mondiale di quattro anni prima.
Ennesima curiosità e nel ’ultima partita in giallorosso avviene nel derby che si e gioca il 7 maggio 1944. Purtroppo nel primo tempo mentre compie una prodigiosa parata in tuffo su tiro del laziale Andreolo, Guido Masetti si lussa la spalla sinistra, chiudendo la carriera con la sua ultima parata in giallorosso. Ma non finisce qui, viene rimpiazzato in porta dal centrocampista Paolo Jacobini. Ma nella ripresa, pur di non lasciare la sua Roma in dieci uomini, torna sul rettangolo verde, con il braccio al collo, per giocare da ala sinistra, applauditissimo dai 18 mila spettatori presenti: la stracittadina si conclude 0-0.
Proprio il campione Silvio Piola, nel dopoguerra, ricorderà Guido Masetti, avversario di tanti derby, come il più forte portiere italiano che abbia mai affrontato.
Una favola che si realizza
Al eta di 33 , Guido Masetti viene messo in lista di trasferimento, ma, dopo essere stato a un passo dal Padova, scadono i termini per la sua cessione e rimane fermo per 6 mesi.Tra i pali romanisti, nel frattempo, si alternano Ippoliti, Rega e Ceresa prima che il tecnico Alfred Schaffer, con la Roma penultima al termine del girone di andata, chieda il reintegro in rosa del vecchio portiere. Guido Masetti torna in campo il 26 gennaio 1941, in Roma-Bologna 1-1, e non salta più una partita dando il suo contributo decisivo alla salvezza della squadra.
Nel’ anno successivo la Roma vince il campionato e Guido Masetti è titolare inamovibile. Masetti è uno degli elementi di forza della compagine giallorosso . Scrive Vittorio Pozzo nel novembre 1941, a commento della vittoria romanista per 2-0 sulla Juventus “la sua calma, la sua presenza di spirito, la sua esperienza pare si diffondano in modo benefico sui compagni”.
[…] Guido Masetti […]